Regole per un buon uso del camino a legna: accensione, spegnimento, pulizia e manutenzione
Per far funzionare al meglio il camino a legna e per evitare il rischio di incendi e altri disagi è necessario seguire alcune fondamentali regole di utilizzo.
Nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie per il riscaldamento domestico, molte persone scelgono ancora il classico camino a legna a focolare aperto, per non rinunciare al fascino delle fiamme brillanti, al gradevole odore della legna che brucia e per vivere atmosfere antiche e romantiche. Anche se può sembrare che il camino a legna necessiti di meno cura e di meno manutenzione rispetto ad altri sistemi più moderni e accessoriati, in realtà è fondamentale rispettare alcune norme d'uso che, se vengono trascurate, potrebbero creare problemi anche di grave entità.
Come accendere il camino:
- controllare che la valvola di regolazione del tiraggio, posta tra la canna fumaria e la cappa, sia completamente aperta e che la presa d'aria sia libera e non ostruita;
- aprire una finestra affinchè la circolazione dell'aria favorisca l'avvio della combustione;
- disporre la legna da ardere sulla griglia o, in alternativa, sugli alari, ovvero su degli appositi sostegni metallici. La catasta deve essere composta incrociando i ciocchi uno sopra l'altro, in maniera tale che quelli più grandi stiano sempre sotto e che tra di essi vi siano degli spazi sufficienti per far passare un po' d'aria. Per dare avvio alla combustione si deve coprire all'incirca un terzo della superficie del piano del fuoco;
- per far ardere la legna è meglio evitare di usare pezzi di cartone e di carta accartocciata, in quanto potrebbero contenere inchiostri, colla o adesivi che creano emissioni di sostanze inquinanti. Si possono utilizzare degli specifici accendifuoco, facilmente reperibili in commercio, come i tronchetti a base di paraffina e di segatura di faggio, da porre incartati nel focolare e per avviare il fuoco bisogna accendere i lembi dell'involucro; oppure vi sono dei cubetti contenenti dei derivati di petrolio, basta posizionarne uno sul mucchio di legna, accenderlo e il gioco è fatto;
- è assolutamente vietato usare benzina o alcool per l'accensione del camino, poichè possono incendiarsi e provocare ustioni e gravi danni;
- una volta creata la fiamma, aggiungere altri pezzi di legna dopo 10 o 15 minuti per mantenerla viva e per stabilizzarla.
Il fuoco va controllato di tanto in tanto e non va mai lasciato incustodito per molto tempo, poichè le scintille potrebbero propagarsi fuori dal camino e incendiare oggetti circostanti. Inoltre è necessario tenere sempre a portata di mano degli specifici attrezzi come: la pinza a molla, per disporre nuovi ciocchi nel focolare, l'attizzatoio, che consiste in un ferro lungo, utile per smuovere i legni e la carbonella quando il caminetto è acceso, i guanti da fuoco per prevenire le ustioni e il pannello parascintille, da porre davanti alla camera di combustione per impedire la fuoriuscita della faville.
(Alcuni accessori per l'uso del camino a legna: spazzola, paletta, parascintille, portalegna e griglia.)
Come spegnere il camino in maniera corretta:
- con l'ausilio dell'attizzatoio e dei guanti, cercare di separare il più possibile i pezzi di legna tra loro, spingendoli verso il fondo;
- coprirli con della cenere spenta oppure con della sabbia umida, che è necessario conservare proprio per spegnere le braci;
- sistemare il parascintille in modo da coprire quasi completamente il focolare;
- chiudere la valvola di tiraggio.
Gettare secchi d'acqua nel focolare può risultare molto pericoloso, è invece opportuno tenere sempre a disposizione un estintore.
(Esemplare di camino a legna tradizionale con rivestimento in mattoni e dallo stile rustico.)
Come pulire e fare una corretta manutenzione di un camino a legna?
- per pulire il focolare rimuovere innanzitutto i ciocchi e la cenere spenti per mezzo della pinza;
- depositarli in una scatola metallica e attendere 24 ore prima di buttarli, perchè nel caso in cui le braci non siano realmente del tutto spente, possono essere causa di incendio;
- fare attenzione a non tirare fuori dal camino carbonella ancora fumante poichè sprigiona monossido di carbonio, un gas inodore altamente velenoso che provoca la morte quasi immediata di chi lo respira;
- per rastrellare la cenere utilizzare la paletta e la spazzola oppure aspirarla con un aspirapolvere specifico e non con quello domestico;
- per togliere la fuliggine dalle pareti della camera di combustione si può prima passare una spugnetta inumidita con della candeggina diluita in acqua oppure con un detergente composto da acqua e aceto bianco e poi asciugare il tutto con un panno. Se la fuliggine è incrostata si deve ricorrere alla carta abrasiva da strofinare sulle macchie e poi si possono rimuovere i frammenti con un panno;
- è bene pulire ogni tanto anche gli accessori, ovvero la palletta, la spazzola e l'attizzatoio con dell'olio di lino, per far sì che non si riempiano di incrostazioni e di ruggine.
La manutenzione della canna fumaria è importantissima per qualunque tipo di camino, perchè dal suo corretto tiraggio dipende il buon rendimento termico. La pulizia va eseguita almeno una volta all'anno oppure ogni 40 o 50 quintali di legna bruciata; la mancata rimozione della fuliggine accumulata comporta delle gravi conseguenze, quali: una diminuzione della capacità di tiraggio con la fuoriuscita di monossido di carbonio, l'incendio e lo scoppio della canna fumaria, l'emissione di maggiori sostanze nocive per l'ambiente. Vi sono due opzioni:
-
rivolgersi a del personale competente, è la scelta migliore;
-
provvedere a pulire la canna fumaria da soli, usando una spazzola a raggi metallici o un'asta con innesti snodati e prodotti specifici; si può procedere dal basso verso l'alto, introducendo l'asta nella bocca del camino e strofinarla verso la parte alta, oppure dall'alto verso il basso. In questo caso è necessario salire sul tetto, fissare una corda e un peso di circa 2 chili alla spazzola e lasciarla scorrere dentro la canna fumaria, strofinando sino ad arrivare alla bocca del camino.
Inoltre è possibile rivolgersi a delle ditte specializzate per effettuare la videoispezione della canna fumaria, che consiste nell'inserimento di una microtelecamera dentro l'impianto fumario, per controllare lo stato strutturale e la presenza di eventuali incrostazioni, otturazioni, fessurazioni, sfondamenti o disfacimenti dell'intonaco, che comportano un cattivo funzionamento della canna fumaria e il verificarsi di pericolose conseguenze. Al termine della videoispezione viene visualizzato ed esaminato il filmato e si procede con il risanamento delle parti deteriorate, ad esempio mediante introduzione nella vecchia canna di moduli metallici o di una guaina termoindurente, in modo da rivestirne le pareti come se fossero state del tutto ricostruite.

Autore
Antonietta Zazzara
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