L'arbusto Jatropha Curcas che può diventare il futuro delle rinnovabili

La Jatropha Curcas è una biocombustibile di seconda generazione, dalle qualità energetiche pari a quelle del petrolio, che potrebbe risolvere il problema dello sfruttamento delle coltivazioni adibite all'alimentazione perchè velenoso e non commestibile.

La Jatropha Curcas è l'arbusto che potrebbe diventare il futuro delle energie rinnovabili, nel settore della produzione del biodiesel.

La discussione fra ambientalisti e agricoltori è sempre molto accesa per quanto riguarda l'uso intensivo dei terreni, in quanto ampie e sconsiderate coltivazioni di tutta quelle serie di colture adatte alla produzione dei biocarburanti sottrarrebbero grandi spazi all'agricoltura per la produzione di cibo.

I biocarburanti detti di prima generazione, come ad esempio i girasoli, si differenziano da quelli di seconda generazione, le alghe per nominarne uno, proprio per il processo di produzione, dove i secondi sfruttano un processo di pirolisi per l'estrazione dell'olio anche direttamente sul sito di raccolta. Anche se i carburanti di prima generazione vengono ancora preferiti ai primi il problema del dibattito sull'agricoltura da cibo resta irrisolto. Con la Jatropha Curcas si potrebbe trovare una soluzione adeguata.

Jatropha Curcas

(Jatropha Curcas)

La Jatropha Curcas è un arbusto perenne (vive tra i 30 e 40 anni) ed è originario dell'America latina e delle zone tropicali. La pianta è velenosa e ha la caratteristica fondamentale di un grandissimo adattamento, infatti, anche se nata inizialmente nelle zone calde, questa si sviluppa senza nessun tipo di problema nelle zone molto aride e con scarsa piovosità, ovvero in tutte quelle zone dove sono impossibili altri coltivazioni. Ha bisogno, quindi, di pochissima acqua per il suo processo di fotosintesi e non può essere utilizzata per il sostentamento alimentare, essendo, appunto velenosa.

Zone di produzione della Jatropha Curcas

(Zone di produzione della Jatropha Curcas )

Dai suoi semi si trae ben il 140% di olio trasformabile in etanolo e viene sfruttata da tempo nelle colonie americane del centro sud per la produzione sia di energia elettrica che riscaldamento. Infatti l'olio prodotto dalla spremitura del frutto ha un potere energetico molto simile a quello del petrolio ma non contiene scarti tossici come lo zolfo o i policiclici aromatici, e quindi non disperde quell'anidride carbonica che la pianta aveva precedentemente assorbito.

Processo di produzione dalla Zone di produzione del biodiesel dalla Jatropha Curcas

(Processo di produzione dalla Zone di produzione del biodiesel dalla Jatropha Curcas)

I prodotti finali possono essere sia biodiesel per l'alimentazione dei motori che panelli vegetali utilizzabili come fertilizzanti biologici. In Italia esiste la produzione dell'olio dalla Jatropha Curcas in una centrale in provincia di Ascoli Piceno. L'accordo è stato stipulato fra la società di impiantistica italiana Troiani e Ciarocchi di Monteprandone e il governo del Madagascar, dove vengono gestiti i campi di Jatropha Curcas. Il progetto è molto grande perché, dalle dichiarazioni dei titolari, si prospetta la costruzione di varie centrali elettriche, circa 1 MegaWatt, nel territorio di Ascolti che, grazie semplicemente all'olio estratto e esportato dal Madagascar, potrebbero soddisfare l'intero fabbisogno energetico della zona.

http://www.gruppotec.it/

La prima azienda ad aver utilizzato questo sistema è la finlandese Wärtsilä Power Plants, leader mondiale in impianti di carburante e di energia gas liquidi. L'azienda si basa sul concetto di Smart Power Generation, ovvero tutta quella serie di sistemi sia per quanto riguarda i prodotti che le centrali stesse, in modo da poter trovare soluzioni alternative nell'uso delle energie.

http://www.wartsila.com/en/about/company-management/strategy/mission-vision

Autore

Dott.ssa Chiarina Tagliaferri

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