Come ottimizzare il rendimento della caldaia: sostituirla o attuare strategie sulla vecchia?

La legge odierna ci richiede la sostituzione delle vecchie caldaie a basso rendimento con le più economiche caldaie a condensazione per ottimizzarne il rendimento. E se, invece, volessimo ottimizzare il rendimento della nostra vecchia caldaia, qualsiasi essa sia?

Acquistare una caldaia significa garantirsi il riscaldamento in tutti i locali della casa e, nella versione combinata o nella tipologia di caldaia a condensazione, generare l'acqua calda necessaria a soddisfare il sistema idrico sanitario. Per sfruttare al massimo le potenzialità della vostra caldaia e risparmiare sul combustibile è necessario conoscere primariamente il funzionamento della struttura in sé, ma sono sicuramente molto utili alcuni accorgimenti per aumentare e ottimizzare il rendimento termico della caldaia.

Che cosa si intende per rendimento termico di una caldaia?

Innanzitutto, è necessario fare chiarezza sul significato di rendimento della caldaia, il quale corrisponde al rapporto tra potenza nominale, ovvero la potenza massima che la caldaia può erogare, e potenza al focolare, ovvero il fabbisogno di energia del combustibile per garantire la potenza nominale.

Quindi, quando il rendimento massimo della caldaia è pari al 100% - situazione irreale, in quanto in tutte le tipologie di impianto sono presenti dispersioni termiche -  si può dire che il rendimento è ottimale, mentre se vogliamo considerare una situazione reale, si può dire che, in una caldaia tipo, il rendimento termico ottimale si aggira intorno al 70- 80%, fino ad arrivare al 90% in alcune tipologie all'avanguardia. Questo è, per esempio, il caso della tipologia di caldaia a condensazione, la quale riesce a recuperare il calore dei fumi di scarico per generare l'acqua calda per il sistema idrico sanitario, riducendo i consumi di combustibili e ottimizzandoli.

Per questo motivo, le caldaie sono classificate in classi di rendimento, per cui in fase di acquisto, sarebbe bene considerare questa caratteristica di particolare importanza per garantirsi un vantaggio in più nell'obiettivo di ottimizzare energia e combustibile.

Cosa sono le classi di rendimento della caldaia?

Come detto sopra, ogni tipologia di caldaia presenta un rendimento termico differente in base a numerosi fattori e, in rapporto a questa fondamentale potenzialità, il DPR 660/96 classifica le caldaie in quattro classi di rendimento, secondo la loro potenza nominale, identificandole con un numero di stelle tra 1 e 4, in cui una caldaia che presenta un basso rendimento avrà una sola stella, mentre una caldaia con alto rendimento termico verrà identificata con 4 stelle.

Attualmente, in commercio, sono presenti tipologie di caldaie con elevato rendimento, a 4 stelle, come le caldaie a condensazione e a premiscelazione, quest'ultima dotata di un bruciatore che permette la perfetta miscelazione di metano e aria.

La legge attuale incrementa l'acquisto o la sostituzione di impianti con bassa classificazione energetica, per ridurre consumi e emissioni di gas serra. Ne sono un esempio le caldaie a condensazione, per le quali lo stato ha emanato la detrazione 55% (valida solo per sostituzione di impianti di climatizzazione invernale preesistenti e non nuove installazioni: per queste si può fruire di altre agevolazioni fiscali, come interventi per la riqualificazione energetica).

Se nella vostra casa, dunque, possedete una tipologia di caldaia a basso rendimento, il primo passo da compiere per aumentare il rendimento termico è quello di sostituirla con una con classificazione di rendimento maggiore, fruendo delle detrazioni fiscali che lo stato offre, accedendo alle detrazioni IRPEF.

E se non si vuole sostituire la caldaia, come aumentarne il rendimento?

Se non si ha la possibilità di sostituire la caldaia o si possiede già una tipologia con elevati rendimenti, ma si cerca il modo di aumentarne e ottimizzarne il rendimento, si può sempre:

  • installare una centralina con sonda esterna per modificare la temperatura di mandata della caldaia in base alla temperatura esterna. Il sistema, infatti, permette di rilevare la temperatura dell'ambiente esterno ed aumenta o riduce la temperatura in proporzione a questi dati, con minori dispersioni termiche;
  • installare dei pannelli solari termici, sistemi di pompe di calore o impianti geotermici integrati alla vostra caldaia, che dovranno essere tenuti sempre a bassa temperatura, come spiegato sopra; 
  • installare un sistema di pannelli a pavimento (anche nella versione a zoccolino) integrato alla caldaia con il quale si parla di un rendimento termico pari al 99%;
  • installare i radiatori su una parete esterna isolata e utilizzare una bassa temperatura media di progetto - la temperatura ideale varia tra i 30-40° - la quale permette di sfruttare il processo di condensazione (questo solo nel caso abbiate già predisposto la tipologia di caldaia a condensazione nella vostra casa);
  • se avete un caminetto a focolare aperto, potete valutare l'ozione di integrarvi la vostra caldaia, in modo da aumentare e ottimizzare il rendimento di entrambi i sistemi di riscaldamento;
  • effettuare interventi di manutenzione e di pulizia ordinaria per liberare la caldaia dalle incrostazioni e dalla fuliggine.

Maggiori approfondimenti sul sito dell'Ing. Di Pietrantonio.

Autore

Dott.ssa Maria Francesca Massa

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