Nuova normativa Ottobre 2012 in materia di scarico fumi: uno sguardo allo scarico a tetto e scarico a parete
E' di Ottobre 2012 la modifica in materia dello scarico fumi degli impianti di riscaldamento ai quali era consentito anche lo scarico a parete: ora si sancisce il divieto considerando a norma di legge l'esclusivo scarico a tetto. Diamo uno sguardo insieme alla nuova UNI 10683.
La nuova Normativa di Ottobre 2012, la UNI 10683, in materia di scarico fumi degli impianti di riscaldamento ha apportato delle modifiche di particolare importanza nel luogo fisico in cui è possibile installare la canna fumaria per lo scarico fumi. Nella precedente normativa era possibile eseguire dei lavori per lo scarico fumi di stufe, camini o caldaie a parete, mentre ora ne è sancito il divieto, considerando a norma di legge l'esclusivo scarico a tetto.
Per fare chiarezza sulla nuova Normativa UNI 10683 diamo uno sguardo al testo e vediamo insieme cosa sostiene e quali sono i casi contemplati, gli obblighi di legge, le normative locali a cui si deve far riferimento.
Cos'è la UNI 10683?
La norma UNI 10683:2012 dal titolo "Generatori di calore alimentati a legna o altri combustibili solidi. Verifica, installazione, controllo e manutenzione" è entrata in vigore l'11 Ottobre 2012 e sancisce in modo particolare regole, divieti, consensi sul funzionamento, installazione e scarico fumi degli impianti di riscaldamento a combustibili solidi. Ciò che maggiormente interessa, tema particolarmente dibattutto, è la sezione in cui si parla dello scarico fumi, il quale nella precedente normativa era consentito anche a parete, mentre con l'entrata in vigore della UNI 10683 lo scarico fumi è possibile solo a tetto. La nuova norma UNI è ora più chiara e dettagliata e contiene nuovi requisiti e di maggiore comprensione rispetto alla precedente UNI del 2005.
Il contenuto generale della UNI 10683
La norma UNI 10683 definisce i requisiti necessari agli impianti di riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria di potenza termica nominale <35 kW alimentati con biocombustibili solidi di:
- verifica;
- installazione;
- controllo;
- manutenzione.
La norma UNI 10683 si applica:
- agli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria con apparecchi alimentati manualmente;
- agli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria con apparecchi a caricamento automatico;
- agli apparecchi costruiti o assemblati in opera o su misura; includendo anche gli apparecchi descritti nella UNI EN 15544.
Che cosa cambia nella UNI 10683: scarico a parete o scarico fumi
Nella nuova UNI 10683, tutte le tipologie di impianti di riscaldamento centralizzati, installati sia in unità abitative singole che in condomini, lo scarico fumi deve avvenire oltre la sommità del tetto. Le indicazioni a riguardo delle modalità dello scarico fumi e delle eventuali eccezioni sono contenute nella nuova Legge 17 dicembre 2012 n. 221, il "Decreto Crescita-bis", recante "ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese" in cui si indica specificatamente l'obbligo dello scarico a tetto:
"Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, fatto salvo quanto previsto dal periodo seguente.
Qualora si installino generatori di calore a gas a condensazione che, per valori di prestazione energetica e di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe ad alta efficienza energetica, più efficiente e meno inquinante, prevista dalla pertinente norma tecnica di prodotto UNI EN 297 e/o UNI EN 483 e/o UNI EN 15502, il posizionamento dei terminali di tiraggio avviene in conformità alla vigente norma tecnica UNI 7129 e successive integrazioni".
Le eccezioni della UNI 10683
La UNI 10683 prevede un'eccezione nell'installazione di un generatore di calore a gas a condensazione ad elevata efficienza energetica, ma sempre in conformità delle norme:
- UNI EN 297 in materia di divieto di scarico fumi a parete;
- UNI EN 483 in materia di classificazione degli apparecchi.
In questo caso, in base alla normativa, vi è l'obbligo di posizionamento dei condotti di scarico in conformità alle distanze di rispetto da finestre, balconi, aperture di ventilazione descritte nella norma tecnica UNI 7129 (parte 3).
E' ancora possibile lo scarico a parete nella UNI 10683?
Lo scarico a parete è possibile solo per gli impianti di riscaldamento installati in strutture con più unità abitative in cui si sceglie di installare un generatore di calore a gas a condensazione ad elevata efficienza energetica (vedi quanto detto sopra).
Fermo restando, lo scarico fumi in facciata o a parete non deve limitare o violare le norme di sicurezza e di igiene vigenti, rispettando le distanze di posa, o aperture su altre abitazioni. Il percorso fumi deve infatti, essere di almeno 2 metri dal punto finale del terminale di fumi al punto di sbocco.
Per fare il punto sulla UNI 10683
In linea generale e per riassumere si può dire che:
- chiunque voglia costruire o installare un camino, una stufa, una caldaia o un forno deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti;
- la tipologia di caldaia installata nella nostra abitazione o in condominio deve prevedere un condotto fumi con scarico a tetto.
In ogni caso, lo scarico dei fumi di una caldaia o di qualsiasi impianto termico è sancito e regolato dalla norma sugli impianti gas, la UNICIG 7129/08, la quale presenta anche delle eccezioni e i casi particolari come negli impianti di riscaldamento di centri storici, zone particolari della città o nel caso di sostituzioni di caldaie a camera aperta (ora sostituite con le caldaie a camera stagna e tiraggio forzato).
Ciò significa che, nel caso di edificio con più unità abitative, la soluzione per lo scarico fumi è la costruzione di una canna fumaria collettiva per un unico impianto gas condominiale.
Per chi volesse avere maggiori informazioni, è anche possibile acquistare i testi completi delle normative di cui si è parlato sopra.

Autore
Dott.ssa Maria Francesca Massa
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