Gli Incentivi 2013 per gli impianti a biogas: vince chi arriva prima?

In vigore dal 1 gennaio 2013 gli incentivi per la realizzazione di un impianto a biogas sono nell'occhio del ciclone: priorità per le aziende agricole che sfruttano i sottoprodotti, ma attenzione, sono disponibili solo per i primi 170 Mw di potenza installata.

Sono oramai in vigore da un mese, dal tanto atteso 1 gennaio 2013, gli incentivi per la realizzazione di un impianto a biogas e già sono nell'occhio del ciclone: ma vince davvero chi arriva prima? Si parla infatti di incentivi prioritari per le aziende agricole che sfruttano i sottoprodotti, e che un tale meccanismo di incentivazione sia disponibile solo per i primi 170 Mw di potenza installata. E' davvero così?

Il tema dell'ottenimento degli incentivi per la realizzazione di un impianto a biomassa o a biogas è di grande attualità in quanto questa tipologia di impianto si è inserita sul mercato italiano non solo come l'opportunità di salvaguardare l'ambiente e di sfruttare gli scarti della lavorazione agricola e animale, ma sopratutto come un'opportunità di profitto per ogni tipologia di azienda agricola o di allevamento.

Questo perchè il meccanismo di produzione del biogas consiste nella semplice fermentazione di scarti vegetali, animali, reflui zootecnici e sottoprodotti agricoli grazie all'azione di batteri naturali e questo semplice gas può essere utilizzato per alimentare motori collegati a turbine, generare energia elettrica o essere inserito nelle condotte che portano il metano per servire abitazioni civili: un processo di produzione semplice, ma che apporta numerosi vantaggi economici ed ecologici.

Gli incentivi 2013 per gli impianti a biogas

In base al Decreto ministeriale dello Sviluppo Economico 6 luglio 2012, gli impianti a biomasse e a biogas atti alla produzione di energia elettrica ricevono i corrispettivi incentivi solo se rispondono ad alcune specifiche condizioni di natura ambientale e tecnologica.

Il sistema di incentivazione per la realizzazione nella propria azienda agricola di un impianto a biomassa o a biogas è in vigore dal 1 gennaio 2013 e per il momento prevede di limitare la somma annuale incentivante le energie rinnovabili entro determinati valori.

Chi può accedere agli incentivi 2013 per gli impianti a biogas

Agli incentivi 2013 possono accedere tutti i proprietari di aziende agricole o di allevamento che desiderano installare un impianto a biomassa o a biogas per lo smaltimento di scarti agricoli o animali e da questi produrre energia elettrica e termica.

Come si accede agli incentivi 2013 per gli impianti a biogas

Il proprietario di un'azienda agricola che desidera accedere agli incentivi 2013 deve:

  • iscriversi a un registro aperto fino al raggiungimento di 170 Mw (cifra annuale stabilita per il 2013), per la realizzazione di un impianto bioenergetici sotto i 5 MW;
  • se si desidera avere maggiore possibilità di ottenimento degli incentivi essere proprietario dell'impianto di aziende con potenza inferiore a 600 MW.

Come sono suddivisi gli incentivi 2013 per gli impianti a biogas

Come detto precedentemente, le aziende agricole che utilizzano dei sottoprodotti hanno priorità nell'ottenimento degli incentivi, mentre al secondo posto troviamo gli impianti agro energetici: utilizzano dei sottoprodotti di origine biologica.

In seguito troviamo la pozione di incentivi dedicata alla produzione di energia elettrica, differenziata per:

  • potenza nominale;
  • capacità di eliminare o ridurre le emissioni inquinanti nell'ambiente;
  • impianti che operano con cogenerazione ad alto rendimento;
  • impianti che sfruttano biomasse provenienti da una filiera.

Chi accede direttamente agli incentivi 2013?

Vi sono delle tipologie di impianti che accedono direttamente agli incentivi 2013 senza iscrizione al registro e ne fanno parte:

  • impianti alimentati a biomassa fino a 200 KW;
  • impianti a biogas fino a 100 KW.

A quanto ammontano gli incentivi 2013 per un impianto a biogas?

La tipologia di impianto a biogas che non necessita dell'iscrizione al registro ottiene un incentivo per la potenza che possiede pari a 18 euro per MWh. Per chi desiderasse avere maggiori informazioni, consulti anche il Nuovo Decreto legislativo sule energie rinnovabili.

Quali sono i vantaggi degli incentivi 2013 per un impianto a biogas?

I maggiori vantaggi del sistema di incentivazione 2013 per la realizzazione di un impianto a biomassa o a biogas sono sicuramente i risultati economici e ambientali in quanto si ha la possibilità di dare una svolta massiccia e ecosostenile alla gestione dei reflui zootecnici e dei residui agricoli.

Naturalmente, sono state individuate anche delle aree non idonee alla realizzazione di questa tipologia di impianti in base a regolamenti differenti regione per regione: l'obiettivo è quello di raggiungere il 16,5 % di energia prodotta da fonti rinnovabili contro il 6,5% odierno.

Per ricapitolare: le proposte per un impianto a biogas.

Il breve video seguente mostra una proposta per la realizzazione di un impianto a biogas in una piccola o media azienda agricola o di allevamento che utilizza sottoprodotti: grazie al sistema di incentivazione di questa tipologia di azienda e impianto è possibile smaltire i rifiuti, produrre energia e guadagnare.

Gli impianti a biomassa presenti nel video sono ideali per la tipologia di aziende agricole o di allevamento che possono accedere agli incentivi senza iscrizione al registro come gli impianti alimentati a biomassa fino a 200 KW e gli impianti a biogas fino a 100 KW.

Autore

Dott.ssa Maria Francesca Massa

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