Installare un abbattitore di fuliggine: canna fumaria pulita e meno inquinamento

Chi possiede un camino, una stufa, una caldaia o un forno da pizza deve fare i conti con l'accumulo della fuliggine lungo la canna fumaria e con il problema dell'inquinamento provocato dai fumi. Tutto questo si può risolvere grazie all'installazione di un abbattitore di fuliggine.

La principale nemica delle canne fumarie è la fuliggine, si tratta di una polvere nera che si produce durante la combustione, è composta da particelle di carbonio che si depositano sulle pareti dei condotti fumari causando incrostazioni e, di conseguenza, un cattivo tiraggio. Man mano che essa si accumula, senza essere rimossa, il vostro camino, la vostra stufa o il vostro forno a legna avranno un redimento sempre più scarso, sarà necessario sprecare più combustibile e, se si dispone di un camino a camera aperta, può succedere che i fumi, non riuscendo a circolare verso l'uscita, ritornano indietro invandendo il focolare e anche l'ambiente interno; tale situazione può comportare un alto rischio di incendio e di scoppio della canna fumaria.

La fuliggine è inoltre nemica sia dell'ambiente, in quanto provoca emissioni altamente inquinanti responsabili del riscaldamento globale, sia della salute umana poichè è causa di cattiva respirazione e di intasamento dei polmoni.

Viene da chiedersi: esiste un rimedio semplice per depurare i fumi ed evitare i danni? La risposta è sì, basta ricorrere a dei dispositivi noti come abbattitori di fuliggine, con sistema ad acqua, in grado di neutralizzare all'incirca il 98% delle particelle di carbonio e il 40-50% degli odori emanati durante la combustione, funzionano in maniera del tutto automatica, mediante alimentazione elettrica. Il costo si aggira intorno ai 3000 euro e varia a seconda dei modelli, ma nel tempo si ha un notevole ritorno economico in quanto la canna fumaria si mantiene pulita e gli apparecchi per il riscaldamento durano molto di più.

Struttura, installazione e funzionamento di un abbattitore di fuliggine

La struttura di un abbattitore di fuliggine ad acqua, anche detto depuratore di fumi, è caratterizzata da un corpo in acciaio inox che contiene una torre di lavaggio dove sono presenti degli augelli spruzzatori, da un motore che solitamente è di tipo trifase e da raccordi per l'alimentazione dell'acqua pulita e per lo scarico dell'acqua sporca. Vi sono esemplari a tiraggio naturale e a tiraggio forzato, quest'ultimi sono provvisti di un elettroventilatore di aspirazione e da un quadro elettrico per la gestione delle funzioni del ventilatore. Grazie all'applicazione di un abbattitore le capacità di tiraggio vengono raddoppiate e si ha un significativo aumento della resa termica.

L'installazione deve avvenire su di una superficie piana, solida e non sdrucciolevole, è opportuno rivolgersi a del personale specializzato e vi sono ben quattro possibilità di montaggio:

  1. all'interno dell'edificio e al di sopra del forno, della stufa o della caldaia;

  2. all'interno dell'edificio e al lato dell'apparecchio di combustione;

  3. nel mezzo del tragitto della canna fumaria (quando è spento non la ostruisce);

  4. all'esterno dell'edificio, su di un tetto o di un terrazzo, ovvero all'estremità dell'uscita dei fumi, in questo caso sono necessarie una base di appoggio in muratura e una copertura.

abbattitore di fuliggine

(Esemplare di abbattitore di fuliggine installato all'interno di un fabbricato e al di sopra di un forno.)

Il depuratore deve essere allacciato alla canna fumaria tramite tubi in accaio inox a tenuta stagna per evitare la formazione di condensa. Fondamentale è che l'impianto elettrico a cui viene collegato sia dotato di sistema di messa a terra e che sia gestito da un quadro differenziale magnotermico, il cosiddetto salvavita.

Quando si esegue l'allacciamento alla rete idrica esistente è bene montare un rubinetto ausiliario di facile accesso e, infine, bisogna effettuare il collegamento al tubo di scarico delle fognature, con la giusta pendenza per impedire l'accumulo di materiale crepuscolare che intasa le tubazioni.

Il funzionamento è semplice: i fumi sprigionati dai combustibili passano attraverso la torre di lavaggio dove entrano in funzione degli ugelli che spruzzano acqua ad alta pressione bagnando le particelle di carbonio e rendendole più pesanti, in modo che esse, non avendo più la spinta per risalire lungo la canna fumaria, ricadono nella vasca del depuratore e poi finiscono nelle acque di scarico. Il fumo viene così liberato dagli agenti inquinanti e fuoriesce dal condotto fumario pulito e quasi inodore. L'acqua utilizzata è quella di riciclo, con un consumo giornaliero di circa 0,023 euro e la potenza elettrica è, in genere, intorno ai 0,75 chilowatt.

Alcuni consigli per la scelta e per la manutenzione di un depuratore di fumi

Per non sbagliare nell'acquisto di un abbattitore di fuliggine è bene conoscere alcuni dati importanti:

  • la dimensione del diametro della canna fumaria espressa in millimetri;
  • la portata d'aria dell'apparecchio di combustione a cui deve essere collegato, espressa in metri cubi all'ora, ogni depuratore deve avere una portata uguale o maggiore alla portata d'aria del forno, della caldaia, della stufa o del camino di riferimento;
  • accertarsi che il depuratore sia composto da materiale elettrico certificato e adatto per le alte temperature;
  • accertarsi che sia rigorosamente in acciaio inox AISI 304 con spessore 15/10.

Per una buona manutenzione occorre seguire alcune regole fondamentali:

  • far scaricare completamente l'acqua di deposito dell'abbattitore per circa 1/2 giorni;
  • prima di eseguire la pulizia staccare la corrente elettrica e avvisare altre persone di non riavviarla prima di ricevere il vostro consenso;
  • usare solamente acqua per la pulizia della carcassa interna, dei filtri e del galleggiante (per pulire ques'ultimo ci si può servire della gomma che viene data in dotazione.

Generalmente per un abbattitiìore che viene utilizzato quotidianamente la pulizia deve essere effettuata una volta al mese, ma la periodicità degli interventi dipende sempre dalla frequenza d'uso.

Autore

Antonietta Zazzara

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