Termosifoni vecchi e arrugginiti? Ecco come ristrutturarli
Cambiare colore al termosifone è un'operazione che può essere effettuata anche per abbinare meglio il termosifone all'arredo della propria casa ma diventa un'operazione "salva-vita" quando il termosifone comincia a mostrare i segni del tempo. Ecco, dunque, come e cosa fare.
Cosa fare quando i termosifoni di casa invecchiano o presentano tracce di ruggine? È un problema frequente ma la soluzione c'è e sicuramente interesserà tutti gli appassionati di fai da te e bricolage.
Quando si ha in casa un termosifone in ghisa è molto frequente che questo mostri la presenza della ruggine dopo alcuni anni dalla sua istallazione. La ruggine "è un composto spontaneo costituito da vari ossidi di ferro idrati e carbonati basici, di colore bruno-rossiccio. La ruggine origina un fenomeno di corrosione dei materiali ferrosi, laddove l'ossidazione del ferro è favorita dalla presenza di ossigeno".
Questa sgradevole formazione interessa i termosifoni in ghisa, al contrario di quelli in alluminio, ma, una volta che questo problema si presenta, è divertente anche risolverlo, dipingendo e ristrutturando gli elementi. A prescindere dal fatto che cambiare colore al termosifone è un'operazione che può essere effettuata anche per abbinare meglio il termosifone all'arredo della propria casa ma diventa un'operazione "salva-vita" quando il termosifone comincia a mostrare i segni del tempo.
(Come ristrutturare un termosifone in ghisa?)
Ecco, dunque, come e cosa fare.
OCCORRENTE
Per la pulizia preliminare: panno umido, carta vetrata (con almeno 120 di grana), carta di giornale, nastro carta, ammoniaca
Per la verniciatura: pennello piatto angolare, antiruggine, smalto ad acqua per termosifoni
La prima cosa da dire è che tutte le operazioni vanno effettuate a termosifone spento. Il termosifone deve restare spento almeno per un paio di giorno dopo che è stato verniciato, per permettere allo smalto si asciugare bene e attecchire alla superficie. Infatti, il calore di un termosifone che viene acceso prima che sia asciutto potrebbe spaccare la vernice e rendere vano tutto il lavoro. Importante è anche svuotarlo dell'acqua al suo interno, per evitare perdite che possano danneggiare lo smalto ancora fresco.
(Ecco come ristrutturare un termosifone in ghisa)
PULIZIA PRELIMINARE
Prima di tutto occorre pulire per bene il termosifone. Questo va fatto accuratamente con un panno umido e dell'ammoniaca, in modo da eliminare tutte le tracce di polvere. Questa operazione può essere effettuata sia con il termosifone ancora ancorato al muro, ma, molto meglio sarebbe staccarlo, per ristrutturare anche la parte posteriore. Se si scegli di lasciare il termosifone dov'è, occorre proteggere il pavimento con della carta di giornale e rifinire gli allacci al muro con del nastro carta.
La seconda cosa è eliminare tutta la ruggine presente con la carta vetrata. Bisogna essere molto energici e eventualmente servirsi anche si spazzole abrasive. Per eliminare tutti i residui si può utilizzare anche un compressore
VERNICIATURA
La prima mano è riservata all'antiruggine. Questo va applicato con molta cura e lasciato asciugare per almeno 24 ore.
La seconda passata di vernice spetta allo smalto
. Esistono numerosi prodotti di questo tipo, anche con numerose colorazioni e, alcuni di questi hanno anche l'antiruggine al loro interno. Importante, quindi, una scelta accurata. Lo smalto è molto semplice da stendere e, per giungere in tutti gli interstizi, il pennello piatto angolare è il migliore. Trascorse almeno 24 ore, si potrebbe valutare una seconda passata di colore.
Autore
Dott.ssa Chiarina Tagliaferri
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