Quali sono le normative e le caratteristiche tecniche dei combustibili ecologici impiegati per il riscaldamento domestico?
Tutti i consigli per scegliere adeguatamente il biocombustibile adatto per il riscaldamento domestico, non industriale. Le normative di riferimento e le caratteristiche tecniche che ogni biocombustibile deve possedere per essere adeguato all'uso. Tutte le informazioni tecniche riportate sulle confezioni dei combustibili solidi e liquidi. Un focus sulla legna da ardere, sul cippato, sul pellet, sulle bricchette e sul biodiesel.
Il riscaldamento domestico, oramai, ha dato largo spazio a quelli che vengono chiamati combustibili ecologici. La bellezza e il calore del fuoco, misti alla sicurezza di impianti innovativi e sofisticati, danno vita ad impianti di riscaldamento molto in voga e apprezzati negli ambienti moderni.
Conoscere le normative tecniche e le caratteristiche qualitative che i combustibili ecologici devono possedere, contribuisce ad apprezzarne la qualità, in modo tale da scegliere prodotti standardizzati, in grado di non influire negativamente sull'ambiente e contribuire a migliorare la qualità dell'aria.
L'acquirente di combustibili ecologici, oltre a conoscere le normative dei prodotti, deve essere in grado di scegliere, valutando la qualità e gli aspetti tecnici che essi devono possedere, in modo tale da non procedere all'acquisto in maniera inconsapevole e da inesperto. Dall'altra parte, tali informazioni, servono anche ai produttori e ai rivenditori coscienziosi, per offrire alla propria clientela prodotti assolutamente di qualità.
QUALI SONO I BIOCOMBUSTIBILI E LE PRINCIPALI BIOMASSE ECOLOGICHE IMPIEGATE COME CARBURANTE?
Per biocombustibile si intende un prodotto ottenuto, indirettamente, mediante la lavorazione delle biomasse. Nonostante per le biomassa sia molto difficoltoso definire la resa termica, per i biocombustibili, invece, la cosa diventa più semplice, in quanto la loro natura raffinata consente di quantificarne le caratteristiche energetiche.
I biocombustibili, in quanto risorse rinnovabili, sono facilmente reperibili, ma nonostante ciò, le critiche più aspre riguardano, soprattutto, il fatto che essi privano il terreno agricolo di spazi sufficienti e anche che il rapporto tra l'energia necessaria per la loro produzione e quella da sfruttare non è sempre favorevole.
Tra l'elenco dei biocombustibili rientrano quelli di aspetto liquido, quelli di aspetto solido e secco. Entrambe le tipologie, come già accennato, derivano dalla lavorazione delle biomasse, al fine di renderle disponibili per l'uso, trasformandole in carburanti ad alta efficienza e rispettosi dell'ambiente: riscaldare gli ambienti domestici, in questo modo, diventa un'azione ecologica al 100%.
Tra i biocarburanti e la biomassa secca ed ecologica, rientrano i seguenti prodotti più noti:
- il bioetanolo;
- il biodiesel;
- il biometanolo;
- il biodimetiletere;
- gli idrocarburi sintetici;
- il bioidrogeno;
- gli olii vegetali;
- il pellet;
- il cippato;
- le bricchette.
QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER LA STANDARDIZZAZIONE DEI BIOCOMBUSTIBILI?
Al fine di rendere la scelta del biocombustibile domestico più sicura e indicata alle proprie esigenze, si fornisce, qui di seguito, un elenco delle principali normative di riferimento, relative ai prodotti solidi per uso non industriale; in questo modo, sarà più semplice districarsi tra i vari combustibili ecologici e scegliere nel totale rispetto per l'ambiente e per la propria salute.
Le normative vigenti in materia di biocombustibili solidi ed ecologici sono le seguenti:
- UNI EN 14961 – 1, la quale definisce i requisiti generali, oltre che classificare i vari combustibili;
- UNI EN 14961 – 2, specifica per il pellet di legno per uso non-industriale;
- UNI EN 14961 – 3, specifica per le bricchette di legno per uso non industriale;
- UNI EN 14961 – 4, specifica per il cippato di legno per uso non industriale;
- UNI EN 14961 – 5, specifica per la legna da ardere per uso non industriale;
- UNI EN 14961 – 6, specifica per il pellet non legnoso per uso non industriale.
Dal 2014, le normative in materia di biocombustibile subiranno delle modifiche e le novità riguarderanno le seguenti regolamentazioni:
- ISO/DIS 17225-1;
- ISO/DIS 17225-2;
- ISO/DIS 17225-3;
- ISO/DIS 17225-4;
- ISO/DIS 17225-5;
- ISO/DIS 17225-6;
- ISO/DIS 17225-7.
In particolar modo, la normativa UNI EN ISO 17225 comprenderà una sezione chiamata A-Deviation, la quale fornirà tutte le informazioni necessarie per guidare la scelta degli utenti del territorio italiano, in materia di biocombustibile, secondo i dettami del DLgs n. 152/06 Norme in campo ambientale.
Altre norme di interesse sono le seguenti:
- UNI/TS 11459:2012, la quale riguarda tutti i sottoprodotti del processo di lavorazione dell'uva per usi energetici;
- UNI/TS 11446:2012, la quale riguarda i bioliquidi pirolitici;
- UNI/TS 11163:2009, la quale riguarda la classificazione e l'impiego energetico dei biocombustibili liquidi, quali gli oli e grassi animali e vegetali.
QUALI SONO LE INDICAZIONI NECESSARIE CHE DEVONO ESSERE RIPORTATE SULLE CONFEZIONI DEI BIOCOMBUSTIBILI, AL FINE DI SCEGLIERE IL PRODOTTO QUALITATIVAMENTE PIÙ ALTO?
Per scegliere adeguatamente, tra i vari biocombustibili, quello che qualitativamente risulta essere il più adeguato alle proprie esigenze, è necessario valutare attentamente che una serie di requisiti siano indicati nella confezione, ovvero i seguenti:
- l'origine e la fonte chiaramente espresse, le quali devono essere conformi a quelle consentite dalla normativa;
- il diametro, il peso o la densità, tutte caratteristiche fisiche importanti, in quanto possono influenzare il sistema di alimentazione del generatore di calore;
- l'umidità, la quale può influenzare la conservabilità, il contenuto energetico e addirittura il prezzo del biocombustibile;
- la durabilità, la quale rappresenta per i biocombustibili solidi la capacità meccanica di resistere a scuotimenti e urti che ne possono provocare lo sfaldamento, per i combustibili liquidi, invece, riguarda più che altro la conservazione;
- elementi chimici componenti, i quali devono essere considerati come indicatori di possibile contaminazione della biomassa di partenza, dunque i valori superiori, rispetto a quelli ammessi dalla normativa, dovrebbero far pensare ad un sicuro inquinamento del prodotto;
- potere calorifero inferiore (PCI) che rappresenta il contenuto energetico del biocombustibile.
- Durante la scelta del biocombustibile bisogna fare attenzione, soprattutto a quest'ultimo valore, in quanto, sovente, nelle confezioni viene dichiarato il potere calorifico superiore, invece di quello inferiore, così da sovrastimare il contenuto energetico del combustibile.
Chiaramente, a questi fattori andranno ad aggiungersene altri, in base alla scelta di biocombustibile. Ad esempio, nel caso in cui si scegliesse il pellet oppure il cippato, le informazioni riportate sulla confezione riguardano, sia i precedenti aspetti, i quali potrebbero anche essere modificati, in base al quadro legislativo locale, sia le seguenti indicazioni, ovvero:
- la polvere di legno;
- le ceneri, riferibili al residuo minerale che rimane dopo la combustione completa del biocombustibile (più basso è il loro valore, migliore è il biocombustibile);
- agenti leganti che sono materiali aggiunti alla segatura, al fine di migliorare l'efficienza del biocombustibile solido e migliorarne la durabilità.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE TECNICHE E I PARAMETRI ENERGETICI DELLE BIOMASSE SECCHE ED ECOLOGICHE? LA LEGNA DA ARDERE, LE BRICCHETTE, IL PELLET E IL CIPPATO
In base alle indicazioni fornite precedentemente (riguardanti i parametri da tenere in considerazione, durante l'acquisto di un biocombustibile) e facendo riferimento alla normativa europea EN 14961-5:2010, nella tabella qui di seguito, vengono forniti i valori corrispondenti, oltre che le informazioni riguardanti i parametri energetici, per ciò che riguarda la legna da ardere, il cippato, il pellet e le bricchette.
LEGNA DA ARDERE
METODO DI ANALISI |
UNITÀ |
A1 |
A2 |
B |
Origine e fonte | - |
Tronchi Residui legnosi non trattati chimicamente |
Alberi interi senza radici Tronchi Residui di lavorazione |
Alberi interi senza radici Tronchi Residui di lavorazione |
Diametro |
cm |
D2 ≤ 2 D5 2 ≤ D ≤ 5 D10 5 ≤ D ≤ 10 D15 10 ≤ D ≤ 15 D15+ >15 |
- |
D15 ≤ 15 D15+ > 15 |
Lunghezza |
cm |
L20 ≤ 20 L25 ≤ 25 L33 ≤ 33 L50 ≤ 50 L 100 ≤ 100 |
- |
L33 ≤ 33 L50 ≤ 50 L 100 ≤ 100 |
Contenuto idrico, M EN 14774-1, EN 14774-2 |
w-%, tal quale |
M20 < 20 M25 ≤ 25 |
- |
M25 < 25 M35 ≤ 35 |
Umidità |
w-%, base secca |
U25 < 25 U33 ≤ 33 |
- |
U33 < 33 U54 ≤ 54 |
Volume o peso |
m³ accatastati m³ alla rinfusa kg | Indicare che volume o peso si usano al momento della vendita | Indicare che volume o peso si usano al momento della vendita | Indicare che volume o peso si usano al momento della vendita |
Proporzione di volume spaccato |
% di pezzi | ≥ 90% | - | ≥ 50% |
Superficie di taglio |
- | Uniforme e liscia | - | - |
Densità energetica |
kWh/m sfuso o accatastato | Si raccomanda l'indicazione | Si raccomanda l'indicazione | Si raccomanda l'indicazione |
Essicazione |
- | Si raccomanda di indicare se la legna è essiccata con stagionatura naturale, con aria di ambiente o aria calda | Si raccomanda di indicare se la legna è essiccata con stagionatura naturale, con aria di ambiente o aria calda | Si raccomanda di indicare se la legna è essiccata con stagionatura naturale, con aria di ambiente o aria calda |
Punto di fusione delle ceneri, DT prEN15370 |
- | Indicare | Indicare | Indicare |
PARAMETRI ENERGETICI
Unità di misura Valori |
Valori |
|
---|---|---|
Massa volumica | kg/m³ |
20 |
Contenuto idrico (M) | % |
20 |
pc20 | kWh/kg |
4 |
Densità energetica |
kWh/msa (P) kWh/msa (P 330) kWh/msr (P 330) |
1.700-2.250 2.040-2.700 1.200-1.600 |
Ceneri | % ss |
1-2 |
CIPPATO
METODO DI ANALISI |
UNITÀ |
A1 |
A2 |
B1 |
B2 |
Origine e fonte | - |
Alberi interi senza radici Tronchi Residui legnosi non trattati chimicamente Residui lavorazione tronchi, latifoglie |
Alberi interi senza radici Tronchi Residui legnosi non trattati chimicamente Residui lavorazione tronchi, latifoglie |
Piantagioni forestali e altro legno vergine Residui legnosi non trattati chimicamente |
Sottoprodotti e residui dell'industria di lavorazione del legno Legno usato |
Contenuto idrico, Mc EN 14774-1, EN 14774-2 |
w-% |
M10 ≤ 10 M25 ≤ 25 |
M35 ≤ 35 | Specificare | - |
Ceneri A, EN 14775 |
w-%, base secca | A1,0 ≤ 1,0 | A1,5 ≤ 1,5 | A3,0 ≤ 3,0 | - |
Potere calorifico inferiore, QEN 14918 |
MJ/kg or kWh/kg | Q13,0 ≥ 13,0 o Q3,6 ≥ 3,6 | Q11,0 ≥ 11,0 o Q3,1 ≥ 3,1 | Specificare | - |
Densità apparente, BD (come ricevuto) EN 15103 |
kg/sfusi m³ |
BD150 ≥ 150 BD200 ≥ 200 |
BD150 ≥ 150 BD200 ≥ 200 |
Specificare | - |
PARAMETRI ENERGETICI
Unità di misura Valori |
Valori |
|
---|---|---|
Massa sterica | kg/msr |
220-330 |
Contenuto idrico (M) | % |
30 |
pc30 | kWh/kg |
3,4 |
Densità energetica |
% kWh/msa |
750-1.120 |
Ceneri | % ss |
0,5-2 |
PELLET
METODO DI ANALISI |
UNITÀ |
A1 |
A2 |
B |
Origine e fonte | - |
Tronchi Residui legnosi non trattati chimicamente |
Alberi interi senza radici Tronchi Residui di lavorazione Corteccia Residui legnosi non trattati chimicamente |
Foreste, piantagioni e altro legno vergine Sottoprodotti e residui dell'industria di lavorazione del legno Legno usato |
Diametro e Lunghezza |
mm |
D06, 6 ± 1; 3,15 < L < 40 D08, 8 ± 1 3,15 < L < 40 |
D06, 6 ± 1; 3,15 < L < 40 D08, 8 ± 1; 3,15 < L < 40 |
D06 6 ± 1; 3,15 < L < 40 D08 8 ± 1; 3,15 < L < 40 |
Contenuto idrico, M EN 14774-1, EN 14774-2 |
w-% , tal quale | M10 < 10 | M10 < 10 | M10 < 10 |
Ceneri, A EN14775 |
w-% base secca | A0.7 < 0,7 | A1.5 < 1,5 | A3.0 < 3,0 |
Durabilità Meccanica, EN 15210-1 |
w-% tal quale | DU97.5 > 97,5 | DU97.5 > 97,5 | DU96.5 > 96,5 |
Additivi |
w-% , tal quale | < 2 w-% Tipo e quantità da dichiarare | < 2 w-% Tipo e quantità da dichiarare | < 2 w-% Tipo e quantità da dichiarare |
Potere Calorifico Inferiore, Q EN 14918 |
MJ/kg o kWh/kg, tal quale |
Q16.5, 16,5≤Q≤19 o Q4.6 4,6≤Q≤5,3 |
Q16,3, 16,3≤Q≤19 o Q4.6 4,5≤Q≤5,3 | Q16,0, 16,0≤Q≤19 o Q4.4 4,4≤Q≤5,3 |
Densità apparente, EN 15103 |
kg/m³ | BD600 > 600 | BD600 > 600 | BD600 > 600 |
BRICCHETTE
METODO DI ANALISI |
UNITÀ |
A1 |
A2 |
B |
Origine e fonte | - |
Tronchi Residui legnosi non trattati chimicamente |
Alberi interi senza radici Tronchi Residui di lavorazione Corteccia Residui legnosi non trattati chimicamente |
Foreste, piantagioni e altro legno vergine Sottoprodotti e residui dell'industria di lavorazione del legno Legno usato |
Contenuto idrico, M, EN 14774-1, EN 14774-2 |
w-% tq | M12 < 12 | M15 < 15 | M15 < 15 |
Ceneri, A EN14775 |
w-% base secca | A0.7 < 0,7 | A1.5 < 1,5 | A3.0 < 3,0 |
Additivi |
w-% , tal quale | < 2 w-% Tipo e quantità da dichiarare | < 2 w-% Tipo e quantità da dichiarare | < 2 w-% Tipo e quantità da dichiarare |
Potere Calorifico Inferiore, Q EN 14918 |
MJ/kg o kWh/kg, come richiesto | Q15.5 > 15,5 o Q4.3 > 4,3 | Q15.3 > 15,3 o Q4.25 > 4,25 | Q14.9 > 14,9 o Q4.15 > 4,15 |
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEI BIOCOMBUSTIBILI LIQUIDI?
Qui di seguito si forniscono i valori di riferimento per le caratteristiche del gasolio e del biodisel.
CARATTERISTICHE |
UN. MISURA |
GASOLIO |
BIODISEL |
---|---|---|---|
PCI | MJ/kg |
43,16 | 41,2 |
Viscosità cinematica | mm²/s (40 °C) |
1,3 - 4,1 |
1,9 - 6,0 |
Densità | kg/l (15 °C) |
0,84 | 0,87 |
Temperatura di distillazione | (°C) |
188 - 343 |
182 - 338 |
Punto di infiammabilità | (°C) |
60 - 80 | 100 - 170 |
Punto di solidificazione | (°C) |
?35 - ?15 |
?15 - ?10 |
Numero di Catano | (°C) |
40 - 55 | 48 - 65 |

Autore
Dott.ssa Sara Tomasello
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