La qualità dell'aria negli ambienti interni : come misurarla e come migliorarla

La qualità dell'aria negli ambienti confinati è importante: da oggi possiamo monitorarla, con l'uso della tecnologia e mantenerla costante, attraverso qualche accorgimento.

Chi di noi, non può facilmente rintracciare, tra le sue conoscenze, persone affette da malattie respiratorie croniche, emicranie ricorrenti, allergie?

Spesso, alcuni di questi disturbi, sono riconducibili alla cosiddetta "SINDROME DELL'EDIFICIO MALATO", sono cioè determinati, dal fatto di vivere in un ambiente confinato non sano.
Diversi sono gli aspetti che concorrono a far sì, che un edificio venga definito tale.
In prima analisi, una temperatura non idonea : l'OMS raccomanda di mantenere 21°C negli spazi abitativi e 18°C nelle camere da letto, per almeno 9 ore al giorno.
La crisi economica, ha portato molte famiglie italiane a ridurre la spesa per i riscaldamenti, il tutto, combinato con la tropicalizzazione del clima in atto, con piogge sempre più frequenti e abbondanti, ci sta portando ad avere case più fredde e umide e quindi più esposte alla crescita di muffe, che scatenano allergie e malattie respiratorie.

D'altro canto, la ricerca di una sempre più efficace coibentazione degli edifici, sempre nell'ottica del risparmio energetico, sta penalizzando la ventilazione degli stessi, con l'innalzamento delle concentrazioni di anidride carbonica nell'aria, derivante dalla combustione (fornelli, stufe e camini), ma anche dai nostri normali processi metabolici (respirazione).

Condensa su finestra con vetri doppi

Condensa su infisso con doppio vetro

E' per questo che l'OMS, indica come necessari, almeno 1/2 ricambi d'aria al giorno, per abitazioni ed uffici privati e 4/5 per aule scolastiche, luoghi di riunione ed uffici pubblici.
C'è poi l'inquinamento derivante dai composti organici volatili (VOC), che si sprigionano dai materiali utilizzati per l'arredamento ed in particolar modo dagli agenti utilizzati per il trattamento delle superfici, tra i quali la formaldeide, che è stata definitivamente classificata come sostanza cancerogena, ma anche i detergenti chimici usati per la pulizia, fanno la loro parte.

Dove può trovarsi la formaldeide

(Possibili sorgenti di formaldeide (stufe aperte, arredi, pareti, fumo di sigaretta, pavimenti e loro substrato, soffitto, rivestimenti delle porte)

Infine, insieme al peggioramento della qualità dell'aria, in tema di "sindrome da edificio malato", vanno considerati l'inquinamento luminoso, dato dall'uso preponderante di fonti di luce artificiale, quello sonoro - vi siete accorti che le vibrazioni costanti degli elettrodomestici, hanno fatto sì che il silenzio vero e proprio, non esista più? - e per ultimo ma non meno importante, quello elettromagnetico (da prese elettriche isolate male, emissioni di schermi di tv e pc, onde emesse dai cellulari).

Tornando alla qualità dell'aria, profondamente legata ai sistemi di combustione presenti nelle nostre case, oggi possiamo affidarci a diversi dispositivi, che ci consentono di tenerla monitorata.
Ecco un sensore multifunzione, e di facile utilizzo, di concezione nostrana, scovato in rete : http://www.upsens.it/.

E' in grado di controllare che siano nella norma, i livelli di gas dati da cattiva combustione, come il letale monossido di carbonio, ma anche quelli dei composti volatili organici.

E' uno strumento intelligente, che su una centralina universale (in grado di tenere memoria delle registrazioni fatte), consente di applicare rilevatori specifici (quello per la qualità dell'aria, è solo uno della gamma).

Ci vengono incontro anche gli smartphone con nuove app, come Netatmo (disponibile al momento, solo per i-Phone e i-Pad), che oltre a dotarci di una piccola "stazione meteo", monitora i livelli di anidride carbonica nelle nostre stanze, avvisandoci quando è ora di cambiare aria.

E mentre la tecnologia ci offre una mano, a noi non resta che operare alcune scelte di buon senso, per rendere migliore l'aria del luogo in cui viviamo :

  • scegliere stufe e camini dotati di sistemi di combustione efficienti e che comunichino liberamente con l'aria all'esterno (verificare che le condutture preposte a
    questo scopo siano sempre libere e pulite)
  • optare per infissi dotati di microventilazione ed areare spesso, anche in inverno
  • acquistare arredi in materiali il più possibile naturali, o certificati senza emissioni di composti pericolosi per la salute
  • e per finire, usare per la pulizia delle superfici, detergenti green, anche faidate (date un'occhiata qui http://www.nonsprecare.it/detersivi-fai-da-te-le-ricette-per-farseli-in-casa-e-non-sprecare-denaro ).
Autore

Chiara Di Clemente

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