Il Nuovo Conto Energia Termico: il decreto, chi può accedere e chi ne resta escluso
Il Nuovo Conto Energia Termico permetterà a numerose famiglie italiane di accedere agli incentivi per installare un sistema di riscaldamento da fonti rinnovabili: un decreto che fa sperare la riduzione dei soggetti che possono o NON possono acquistare un impianto ecosostenibile.
E' il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il responsabile dell'Ambiente Corrado Clini a varare il Nuovo Conto Energia Termico che permetterà a numerose famiglie italiane di accedere agli incentivi per l'installazione di sistemi di riscaldamento che sfruttano le risorse rinnovabili: con data 9/11/2012 è un decreto ministeriale che fa auspicare l'inizio di un nuovo orizzonte per il riscaldamento ecosostenibile.
Il Nuovo Conto Termico prevede un incentivo che coprirà il 40% del primo investimento nell'acquisto di un sistema di riscaldamento alimentato con fonti rinnovabili, disponendo un'erogazione in un periodo di tempo di due anni e fino a cinque per gli interventi di efficienza energetica più onerosi. Secondo i dati stabiliti in una prima previsione, circa 900 milioni annui saranno devoluti per raggiungere l'efficienza energetica nelle abitazioni italiane, comprendendo anche le pubbliche amministrazioni che non devono rimanere immuni da questo nuovo piano energetico.
Dai due Ministeri giunge la notizia che i 900 milioni che costituiscono la somma massima incentivabile saranno reperiti dalla bolletta del gas, pertanto non vi sarà nessun intervento o aumento sulla bolletta elettrica. Nel Conto Energia termico è previsto un tetto di spesa annuale pari a 700 milioni di euro per i soggetti privati e 200 milioni di euro per le Pubbliche Amministrazioni. Trascorsi 60 giorni dal raggiungimento del tetto di spesa massimo, l'accesso agli incentivi verrà chiuso. Fermo restando che, questo criterio verrà rivisto dopo 2 anni dall'entrata in vigore del decreto. Ora manca solo l'approvazione della Conferenza unificata.
Gli incentivi del Nuovo Conto Energia Termico prevedono la partecipazione della pubblica amministrazione, la quale deve provvedere, similmente al resto delle unità abitative – a eseguire interventi volti al raggiungimento dell'efficienza energetica. Il nuovo decreto infatti, nasce con l'obiettivo di superare le restrizioni fiscali e di bilancio, limite che ha fino ad ora impedito a numerose amministrazioni di adeguarsi alle nuove prospettive energetiche e di sfruttare le potenzialità offerte dal consumo di biocombustibili nel risparmio energetico. Per chi volesse avere maggiori informazioni, leggi il decreto completo del Conto Energia Termico.
Quali sono i sistemi di riscaldamento che prevedono gli incentivi del Conto Termico?
Prima di acquistare una qualsiasi tipologia di sistema di riscaldamento per il quale abbiamo intenzione di richiedere l'incentivazione statale, è necessario conoscere i sistemi di riscaldamento che rientrano in questa tipologia.
I sistemi di riscaldamento incentivati sono:
- le caldaie a biomassa;
- le pompe di calore geotermiche;
- gli scalda acqua a pompa di calore.
NOTA BENE: In queste tipologie di sistemi di riscaldamento, ogni soggetto privato o pubblico può richiedere l'incentivazione statale.
Interventi di efficienza energetica: accesso incentivi SOLO per Pubbliche Amministrazioni
Per quanto riguarda invece, gli interventi di efficienza energetica come i lavori per l'isolamento termico, la realizzazione di nuovi serramenti o la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con la nuova tecnologia ad alto rendimento di caldaie a condensazione, le incentivazioni statali sono valevoli SOLO per la Pubblica Amministrazione.
Un soggetto privato che desidera eseguire dei lavori per il raggiungimento dell'efficienza energetica deve far ricorso alle detrazioni fiscali del 55% e non agli incentivi statali del Nuovo Conto Termico. In ogni caso, anche un soggetto privato che desidera eseguire degli interventi nella propria abitazione è altamente coperto nelle spese di realizzazione di tutti gli interventi, potendo avvalersi delle detrazioni fiscali del 55% fino al 30 giugno 2013, con l'obiettivo di far diventare una prassi a tempo indeterminato.
Le potenze termiche incentivate dal Conto Termico
Gli impianti di riscaldamento sono incentivati fino a una potenza termica nominale di 500 kW dando la possibilità a ogni tipologia di soggetto di scegliere l'impianto che più si adatta alle proprie esigenze. L'unico fattore a variare è il periodo di erogazione degli incentivi.
Per gli impianti di riscaldamento con potenza termica nominale fino ai 35 kW, gli incentivi statali verranno erogati su 2 anni, mentre per gli impianti dai 35kW ai 500 kW saranno erogati su 5 anni.
TIPOLOGIA IMPIANTO |
POTENZA TERMICA |
TEMPO DI EROGAZIONE INCENTIVI |
Caldaia o stufa | fino ai 35 kW | 2 anni |
Impianti di riscaldamento |
dai 35 kW ai 500 kW | 5 anni |
Che cosa cambia? Erogazione degli incentivi in base ai kW prodotti
Gli incentivi del Conto Energia Termico verranno erogati in base all'energia prodotta, ciò significa che un qualsiasi sistema di riscaldamento avrà un incentivo statale corrispettivo ai kW - stimati - prodotti e per questo differente in base a numerosi fattori, come il clima, la tecnologia scelta, le prestazioni dello stesso sistema di riscaldamento.
Per gli impianti che sfruttano la tecnologia del solare termico la tariffa di incentivazione si basa sul metro quadro installato e corrisponde a 170 euro/mq se si installa un impianto fino ai 50 mq, mentre per impianti superiori a questa superficie, l'incentivo erogato è di 55 euro/mq.
Nell'erogazione degli incentivi statali del Conto Termico sono state comprese anche le tecnologie di impianti per il raffrescamento, i solar cooling, disponendo una somma di 83 euro/mq.
TIPOLOGIA IMPIANTO |
SUPERFICIE DI INSTALLAZIONE |
VALORE INCENTIVO |
Impianti solare termico | fino ai 50 mq | 170 EURO al mq |
Impianti solare termico | superiore ai 50 mq | 255 EURO al mq |
Impianti di raffrescamento | indifferente |
83 EURO al mq |
Chi NON può accedere al Nuovo Conto Energia Termico?
Non tutti i soggetti pubblici o privati possono fruire degli incentivi statali, ma vi sono alcune tipologie e categorie che ne rimangono escluse:
- installazione di caldaie e stufe a biomassa se NON sostituiscono impianti a biomassa, a carbone o a gasolio;
- installazione di impianti per coprire l'obbligo per gli edifici ex novo o ristrutturati, tranne che nella somma che eccede l'obbligo stesso;
- soggetti privati che desiderano eseguire interventi per il raggiungimento dell'efficienza energetica.
TIPOLOGIA IMPIANTO |
MOTIVO DI ESCLUSIONE DALL'INCENTIVO |
Caldaia o stufa a biomassa | se non sostituisce impianti a biomassa, a carbone o a gasolio preesistenti |
Impianti di riscaldamento | per coprire l'obbligo di installazione in edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazione |
Impianti di riscaldamento | se interventi per il raggiungimento dell'efficienza energetica |
Per avere maggiori informazioni sul Nuovo Conto Energia Termico, visita anche il sito del Ministero dello Sviluppo Economico in cui sono presenti il comunicato stampa, i documenti con esempi di attuazione del Conto Termico e il testo trasmesso alla conferenza unificata.

Autore
Dott.ssa Maria Francesca Massa
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