Come scegliere il deumidificatore?

L'umidità può provocare danni alla nostra salute ma anche alla nostra abitazione: per un ambiente sano è a volte necessario l'uso di un deumidificatore. Per poter scegliere il modello giusto è opportuno conoscere le caratteristiche tecniche dei diversi apparecchi.

L'umidità in eccesso all'interno delle nostre abitazioni può in qualche modo compromettere (a volte anche seriamente) le nostre condizioni di salute, con la formazione in primis di muffa ma anche la formazione di odori sgradevoli. Il benessere di un ambiente confortevole, insomma, è a rischio. Se all'interno del nostro habitat abitativo riusciamo a diminuire l'umidità, minore sarà anche la percentuale di umidità che viene assorbita dai muri, dai mobili e da tutti gli altri oggetti presenti nel nostro appartamento, evitando così danni collaterali anche agli oggetti.

Attualmente rispetto agli anni passati c'è la possibilità di realizzare impianti dalle ottime prestazioni (con un costo anche contenuto) per un controllo sull'umidità presente nell'ambiente, ma anche per controllarla in tutte le stanze. Nella norma le problematiche si registrano principalmente nel garage, o nella tavernetta, oppure negli scantinati, in pratica in tutti quegli ambienti non ben areati o che si trovano a un livello inferiore.

Tali impianti di controllo e gestione si basano su un fenomeno naturale, quello della condensazione dell'acqua, che dalla forma di vapore si trasforma in goccioline quando entra in contatto con delle superfici più fredde. Da un punto di vista della fisica occorre immaginare che l'aria sia simile a una spugna che a certe temperature assorbe una determinata quantità di acqua, che non dà luogo ad alcun fenomeno di condensa (l'umidità assoluta si esprime in grammi per metro cubo di aria). Se a variare è la temperatura, diminuisce anche la capacità della spugna del grado di assorbimento e dell'acqua. L'umidità relativa si basa sul rapporto tra i quantitativi di acqua effettivamente presenti nell'aria e la capacità massima di contenimento che non dà origine alla condensa. È questo il motivo per cui le norme si riferiscono alle condizioni microclimatiche che originano il benessere nei locali della nostra abitazione, condizioni che possono essere monitorate da un sistema di deumidificazione. I valori dell'umidità utili ad avere un benessere dell'ambiente all'interno delle case si intendono compresi tra il cinquanta e il sessanta per cento.

 

TIPOLOGIE DI DEUMIDIFICATORI

Negli ultimi cinque anni così come si è avuta una maggiore diffusione degli impianti a pannelli radianti sia per la stagione stiva che per quella invernale, è aumentata la diffusione anche dei deumidificatori, che nella norma sono composti da un sistema di climatizzazione, delle bocchette che servono per l'immissione o la ripresa dell'aria nei locali, e dei sensori per l'umidità che si trovano nei medesimi ambienti.

Esistono poi i climatizzatori portatili, che hanno una maggiore economia e semplicità di utilizzo. Rispetto al passato i nuovi modelli sono silenziosi e non consumano eccessivamente rispetto ai modelli più vecchi. Quasi tutte le tipologie sono provviste di ruote per facilitarne lo spostamento nei diversi ambienti o reparti da deumidificare.

ALCUNI DATI TECNICI

I climatizzatori per uso civile si trovano in commercio con diverse dimensioni e forme. Quelli permanenti per l'installazione verticale a parete hanno una larghezza di settecento millimetri e un altezza di seicento millimetri per una profondità di circa trecento millimetri. Ma come funzionano questi apparecchi? L'aria umida che si trova nell'ambiente viene assorbita attraverso una ventola collegata a un filtro e una batteria ad acqua, la quale subisce un processo di raffreddamento per essere poi convogliata in una seconda batteria che ne abbasserà ulteriormente la temperatura deumidificandola. Il corretto funzionamento di un deumidificatore si basano su temperature ambientali che oscillano tra i quindici e i trenta gradi, per un valore di umidità compreso tra il quaranta e il novanta per cento. L'acqua che passa nelle due batteria invece si trova tra i quindici e i quarantacinque gradi.

Le condizioni standard prevedono dei valori ben precisi:

  • temperatura ambientale di ventisei gradi
  • umidità relativa del sessantacinque per cento (l'acqua fredda che entra nelle batteria deve essere non oltre i quindici gradi).

In queste condizioni dopo ventiquattro ore abbiamo un'umidità asportata all'incirca di venti litri, considerando una potenza termica dell'apparecchio di 1300 W, con una media di duecentocinquanta metri cubi di aria trattata in sessanta minuti.

La scelta del deumidificatore, fermo restando la conoscenza di tutti i dati tecnici appena elencati, è del tutto personale. Occorre conoscere e prendere in considerazioni quelle che sono le caratteristiche della nostra casa (grado di umidità, estensione, eccetera) e paragonarle alla tipologia di deumidificatore più adatto alle nostre personali esigenze.

Autore

Luigi Boccia

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