'Ampolla Filosofale', caldaia a condensazione di design
Una caldaia a condensazione si basa su principio del ?flusso-deflusso? e uno studio molto particolare è stato effettuato al Politecnico di Torino, da Franco Fassio e Claudio Ramonda che hanno presentato la loro caldaia a condensazione Ampolla Filosofale.
Come si può leggere dalle enciclopedie, una caldaia a condensazione "è una caldaia apparentemente in grado di ottenere un rendimento termodinamico superiore al 90% (potere calorifero inferiore) del combustibile utilizzato anziché sul potere calorifero superiore alla potenza nominale grazie recupero del potere latente di condensazione del vapore acque contenuto nei fumi della combustione. Vi è, inoltre, una conseguente riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e anidride carbonica".
Per chiarire questo concetto, si può spiegare che il potere calorifero inferiore è il potere di una macchina termina di produrre energia escluso "il calore di condensazione del vapore d'acqua durante la combustione". Questo significa che una macchina a condensazione è sicuramente più efficiente di una caldaia tradizionale, comprese quelle che si definiscono ad alto rendimento.
Nelle caldaie tradizionali, si ha la necessità di disperdere il vapore acqueo generato dalla combustione perché causa la formazione di aggregati corrosivi per la macchina stessa che non riesce a smaltine e tantomeno ad utilizzare, e questo processo avviene tramite, appunto, la dispersione di questi vapori nell'atmosfera attraverso un camino.
In una caldaia a condensazione, al contrario, questa energia viene recuperata. Il loro meccanismo, infatti, prevede un raffreddamento di questi fumi fino a farli tornare allo stato liquido e, quindi, ritornano ad essere utilizzabili nel processo interno di combustione. Detto in maniera molto semplice, il calore di questi fumi viene utilizzato per riscaldare l'acqua. La temperatura generale dell'acqua si abbassa notevolmente e questo avviene per mezzo di elementi chiamati scambiatori di calore, realizzati con dei metalli che sono in grado di resistere alle condense e alla loro formazione acida.
Un'altra differenza con le caldaie tradizionali sta sempre nello smaltimento dei fumi in eccesso che, seppur in minore quantità sono comunque presenti e questo avviene tramite delle ventole posizionate nella parte superiore del bruciatore, non essendo più possibile, in questo caso, un tiraggio naturale per mezzo del camino.
(Caldaia a condensazione Ampolla Filosofale)
Una caldaia a condensazione si basa, quindi, sul principio del "flusso-deflusso" e uno studio molto particolare è stato effettuato al Politecnico di Torino, da Franco Fassio e Claudio Ramonda che hanno presentato la loro caldaia a condensazione Ampolla Filosofale.
La caratteristica principale di questo prodotto non sta tanto nella tecnologia interna utilizzata ma nel design complessivo e l'Ampolla "è stata progettata al fine di essere realizzata in serie differenziata, in modo da poter soddisfare le più svariate esigenze dell'utente finale".
Un progetto estremamente interessante anche se ancora concept. Nello studio di progetto, questo oggetto è stato studiato in modo tale che possa presentare diverse configurazioni cromatiche e diversi elementi a sostegno della sua configurazione formale.
(Varianti della caldaia a condensazione Ampolla Filosofale)
Nello specifico, Ampolla Filosofale si presenta come se fosse un alveare oblungo, stretto in cima e più largo nel fondo. Questa va ad ancorarsi al muro e lo scambiatore all'interno è in grado anche di irradiare abbastanza calore da far diventare l'Ampolla anche un termosifone, oltre che una caldaia.
Ampolla Filosofale presenta, quindi, degli elementi personalizzabili, come la spirale che gira sul corpo principale o gli elementi che "spuntano" da essa, pensati in vari colori e dimensioni.

Autore
Dott.ssa Chiarina Tagliaferri
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